Da Gennaio 2025: nuova codifica europea dei codici ATECO: dalla Liguria un appello per modificare la norma di recepimento

Mobilitate Confcommercio e Confesercenti nazionale. La Regione chiama in causa la Conferenza dei Presidenti delle Regioni.

La nuova classificazione comunitaria delle attività economiche, che entrerà in vigore da gennaio 2025, rischia di compromettere seriamente la possibilità di monitorare nel tempo l’evoluzione del piccolo commercio e l’operatività stessa del tessuto di micro, piccole e medie imprese del paese.

Con l’intento di semplificare la classificazione, il nuovo sistema (NACE -  “Nomenclature Statistique des Activités Econonomiques)  elimina  la possibilità di distinguere le attività commerciali al dettaglio in base al canale di vendita, lasciando in vigore soltanto la distinzione in base alla tipologia di prodotti venduti.

Negozi, ambulanti su area pubblica e attività di commercio elettronico finirebbero tutti nello stesso calderone, senza possibilità di disaggregazione a fini statistici.

L’ISTAT finora ha risposto negativamente alle rimostranze avanzate dalle Camere di Commercio.

Ma dalla Liguria è partito un appello: Confcommercio e Confesercenti regionali hanno mobilitato le rispettive confederazioni nazionali, mentre la Regione Liguria ha sollevato la questione presso il gruppo tecnico interregionale, che ha chiesto la discussione all’interno della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. 

La speranza è che, in sede di recepimento della nuova codifica, si riesca ancora ad intervenire sui codici di categoria e sottocategoria.

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