Excelsior - Aumentano a Genova le imprese che investono nel digitale

L’indagine Excelsior ha censito gli investimenti in digital transformation nel 2020 e definisce tre ambiti di intervento: la tecnologia, il modello organizzativo aziendale e lo sviluppo di nuovi modelli di business. Il campo di osservazione dell’indagine considera nel complesso circa 1,3 milioni di imprese italiane dell’industria e dei servizi, che hanno programmato, nel corso del 2020, 3.242.310 entrate.

Le direttrici del futuro dello sviluppo produttivo del Paese e la risposta alla crisi dovuta al Covid-19 passano dal digitale. Non solo per i contenuti del PNRR, ma anche per la risposta già messa in piedi autonomamente dal sistema produttivo nell’anno della pandemia.

L’indagine Excelsior ha censito gli investimenti in digital transformation nel 2020 e definisce tre ambiti di intervento: la tecnologia, il modello organizzativo aziendale e lo sviluppo di nuovi modelli di business. Il campo di osservazione dell’indagine considera nel complesso circa 1,3 milioni di imprese italiane dell’industria e dei servizi, che hanno programmato, nel corso del 2020, 3.242.310 entrate.

La risposta alla pandemia, in termini di trasformazione digitale, secondo i dati del Sistema informativo Excelsior, nel 2020 ha preso alcune direttrici:

  • è aumentato il numero di imprese che hanno investito in trasformazione digitale rispetto al periodo 2015-2019
  • all’interno dell’insieme delle imprese investitrici sono aumentate quelle che hanno effettuato investimenti strategici in tecnologie, organizzazione e modelli di business.

In questo primo post ci si soffermerà sugli investimenti in tecnologie innovative nel 2020.

Cosa viene indicato nel Sistema Informativo Excelsior come tecnologia innovativa?

Gli investimenti in tecnologie innovative sono:

  • Strumenti software dell’impresa 4.0 per l’acquisizione e la gestione di dati a supporto delle decisioni, della progettazione e ingegnerizzazione dei prodotti/servizi, dell’analisi dei processi
  • Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics
  • IoT (Internet delle cose), tecnologie di comunicazione machine-to-machine
  • Robotica avanzata (stampa 3D, robot collaborativi interconnessi e programmabili)
  • Sicurezza informatica
  • Realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi.

A Genova, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019, il 54,5% delle imprese ha dichiarato di avere investito in almeno uno degli ambiti della trasformazione digitale, mentre nel 2020 questa quota di investimenti sale al 66,3%.

Analizzando il dato per macrosettori di attività, il settore dell’industria passa dal 51,7% del periodo pre-covid al 65,6% del 2020, quello dei servizi dal 55,4% al 66,5% del 2020. Elevato anche il balzo del settore delle costruzioni passato dal 40,2% al 59,3% e migliorate le performance nel settore public utilities che passa dal 76,7% all’87,6%.

 grafico1.JPG

Tra tutte le imprese genovesi che hanno investito in aspetti tecnologici, il 41,6% di queste dichiara di aver investito in maniera strategica in Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (quota al 31,9% nel periodo precedente), in sicurezza informatica il 40,8%, in strumenti software dell’impresa 4.0 per l’acquisizione e la gestione di dati il 37,2%, in IoT (internet delle cose) il 32,2%, in robotica avanzata il 27% e in realtà aumentata a supporto dei processi produttivi il 26,1%.

grafico2.JPG

 A livello nazionale, nel 2020 il 65,2% delle imprese ha dichiarato di avere investito in almeno uno degli ambiti della trasformazione digitale (era il 53,5% nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019).