Excelsior - Investimenti in digital marketing

Indagine del Sistema Excelsior sugli Investimenti in digital marketing

La pandemia e il lockdown hanno costretto gli italiani a confrontarsi in maniera più attiva con internet e il mondo online, tanto che le imprese hanno dovuto accelerare il processo di apertura commerciale verso questo canale. Le nuove abitudini digitali dei cittadini implicano una sempre maggiore attenzione all’uso degli strumenti online per analizzare i dati dai mercati, per ascoltare le esigenze dei clienti e trasformare i propri business. Analizzando gli investimenti strategici in digital marketing, ossia la quota di imprese che hanno dichiarato di aver investito “molto” e “moltissimo” in questa innovazione di business, occorre dire che c’è stato un notevole incremento: in Italia si è passati dal 24,4% del periodo pre-covid al 39,9%, a Genova dal 24,0% al 41,1%.

Per quanto concerne i macro settori di attività, le imprese genovesi dei servizi che hanno utilizzato canali/strumenti digitali per la promozione e la vendita di prodotti e servizi sono state il 42,9% (erano il 24,7% nel periodo pre-covid), mentre per l’industria si sale dal 20,1% al 31,3%.

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Analizzando i settori di attività, riguardo il settore dei servizi, occorre sottolineare che ai primi posti nel 2020 per investimenti strategici in digital marketing ci sono i “servizi informatici e delle telecomunicazioni” al 55,4% (era 38,7% nel periodo precovid) e i “servizi finanziari e assicurativi” passati dal 33,8% al 53,2%; il commercio, settore tra i più in sofferenza a causa della pandemia, è passato dal 21,3% al 49,5%.

Tra i settori dei servizi con la quota più bassa di investimenti strategici in digitale marketing troviamo i “servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici”, “servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio” e i “servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio”. 

Nell’industria i settori che hanno investito di più sono le public utilities (gas, acqua e ambiente, dal 22,9% al 47,2%), le altre industrie manifatturiere (dal 27,8% al 42,9%) e le industrie alimentari (dal 21,6% al 35,8%), a dimostrazione che nell’ultimo anno all’attenzione dei consumatori verso il settore alimentare online è corrisposto un aumento degli investimenti in digital marketing. 

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