Raccolta provinciale degli usi

Nell'ambito dei tradizionali compiti di regolazione del mercato camerali rientra l'accertamento di nuovi usi e la revisione quinquennale di quelli già esistenti. 

Gli enti camerali sulla base del R.D. n. 2011 del 20 settembre 1934 hanno l'obbligo di raccogliere, accertare e revisionare gli usi e le consuetudini connesse alle attività economiche e commerciali. 

Gli usi sono norme giuridiche non scritte derivanti da un comportamento generale, uniforme e costante, osservato per un lungo periodo di tempo come se si trattasse di ubbidire ad una norma giuridica obbligatoria.

L'uso non può né formarsi né essere contrario al disposto della legge stessa, non può essere quindi contra legem

Nel nostro ordinamento giuridico, dopo la legge ed i regolamenti gli usi sono fonte terziaria: essi hanno efficacia, solo se espressamente richiamati, nel caso di materie regolate da leggi e regolamenti (cosiddetto uso secundum legem). Gli usi sono invece fonte autonoma nelle materie non regolate da legge o regolamento (cosiddetto praeter legem). 

Gli usi fonti di diritto sono esclusivamente normativi e si distinguono da quelli cosiddetti negoziali o contrattuali che hanno la funzione di integrare e di interpretare i contratti.

L’ultima Raccolta degli usi anno 2011, approvata dalla Giunta camerale con delibera n. 265 del 3 ottobre 2011, si può consultare direttamente sul sito. Le certificazioni di usi vigenti possono essere rilasciate dall'Ufficio.